mercoledì 18 gennaio 2012

Dentro la protesta.

Sono 3 giorni ormai che la Sicilia ha detto basta alle ingiustizie che da troppo tempo subisce. ( al riguardo, su questo blog, http://quattrochiacchiereeduncaffe.blogspot.com/2012/01/la-sicilia-alza-la-vocefinalmente.html)
3 giorni in cui televisioni e giornali hanno taciuto i fatti, limitandosi a qualche breve accenno su pressione degli stessi manifestanti. Peggiore del vergognoso silenzio dei mass media è però l'inesattezza delle poche notizie diffuse; per questo motivo occorre fare chiarezza.
Il blocco delle autostrade e lo sciopero degli autotrasportatori sicuramente stanno causando dei disagi: buona parte dei distributori di benzina è a secco e i generi alimentari iniziano a scarseggiare. Tuttavia, la Sicilia non è in ginocchio per la protesta, ma protesta perché in ginocchio!
La 'minaccia' delle conseguenze negative di una simile agitazione può forse funzionare laddove c'è un'alternativa valida, laddove la gente ha ancora fiducia nel sistema. Quando invece non si ha più nulla da perdere, si tenta il tutto per tutto. E non pensate che la gente non abbia in realtà timore di non trovare più nulla al supermercato, solo che la disperazione e la rabbia hanno prevalso, stavolta. Ed il vergognoso tacere delle Istituzioni, dei mezzi di informazione e di quanti dovrebbero avere il dovere di ascoltarci, non fa che alimentare l'esasperazione, sappiatelo.
Qualche sito ha riportato che dietro al Movimento dei Forconi si nascondo partiti politici, principalmente di destra. Vorrei precisare in merito che dietro la protesta non c'è alcuna forza politica, solo l'esasperazione delle persone. La prova sta nel tentativo, da parte di alcuni esponenti politici e simpatizzanti tali, di screditarla, definendola disorganizzata, pericolosa, persino banale. Il motivo di tanta diffidenza sta, a mio avviso, probabilmente nel fatto che l'iniziativa per una volta è partita dal popolo e non da loro, come dire: se la manifestazione è organizzata da tal partito, ben venga. Altrimenti, è dannosa. Altra accusa proveniente da questi signori è di essere opportunisti poiché in passato, tra le persone che oggi protestano, ci sono anche coloro che hanno dato fiducia al governo, lo hanno appoggiato, hanno acconsentito affinché perpetrasse soprusi ai loro stessi danni. Questo purtroppo ha un fondamento di verità.
è opinione di chi vi scrive che se la situazione è così drammatica, la colpa è sicuramente di scelte politiche sbagliate e di promesse non mantenute. In parte però è anche di chi ha appoggiato tale operato, di chi si è fidato, di chi credeva di scegliere il meglio. Detto ciò, riconosciute le colpe, cosa si poteva fare? Pagare ammenda tutta la vita, per la serie: " hai sbagliato prima, adesso zitto e buono"?  La mia risposta è no! Essendo con le spalle al muro, la decisione era tra arrendersi, come sempre, o reagire: la Sicilia ha scelto la seconda opzione.
A tutti i politici e i politicanti che stanno tentando di screditare questa protesta pacifica, dico: non è dando addosso alle persone che si ricucirà la frattura politica/popolo.
Nessuno nega l'importanza del sistema democratico, basato sull'elezione di rappresentanti che devono fare propri gli interessi della collettività. E nessuno dice che questo sia un ruolo facile da ricoprire, né che non si possa sbagliare. Ma se l'agitazione è così grande, se il malumore è così profondo, vuol dire che l'errore di chi doveva rappresentarci è stato troppo grave. Le persone non si riconoscono più nei rappresentanti che hanno eletto: hanno sbagliato ad eleggerli forse, ma è un loro diritto accorgersi dello sbaglio e fare di tutto per rimediare. Non è invece un diritto dei rappresentanti salire al potere pensando al denaro e dimenticandosi dei cittadini.
Allora, anziché puntare il dito contro, riflettete sul perché le persone non vogliono più essere associate ad un qualsivoglia partito politico e sul perché la protesta, partita dalla Sicilia, si sta espandendo a macchia d'olio anche nelle altre regioni d'Italia. Smettete i panni di politici per un giorno, se ci riuscite, ed entrate in quelli dei normali cittadini. Sarà dura per voi, me ne rendo conto, immaginare di vivere con meno di mille euro al mese, di scegliere se pagare la bolletta della luce o comprare un paio di scarpe nuove ai vostri figli, ché quelle vecchie si sono bucate. Sarà dura disperarsi perché non c'è lavoro, perché ci sono l'affitto o il mutuo da pagare. Sarà dura svegliarsi ogni mattina senza avere alcuna certezza. Vi verrà da impazzire.
Ebbene, sappiate che tutto questo milioni di persone lo affrontano quotidianamente e sono stanche. E fortemente incazzate.
Che abbiate capito o meno, comunque, smettetela di criticare: non fate che peggiorare le cose. Fatevi da parte, la misura è colma.

Grazia


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Nnn ci lamentiamo di tutto quello che manca....scaffali uoti e quant'altro ma lamentiamoci del fatto che la protesta nn viene fatta in tutti i posti nello stesso modo. Paterno' è presidiata praticamente nn si può ne entrare ne uscire siamo "SEQUESTRATI NEL NOSTRO STESSO PAESE" INOLTRE CHI CERCA DI PASSARE VIENE PRESO A MANATE E PRESO A PUGNI E CALCI LA MACCHINA, E DI QUESTO NE SONO CERTO VISTO CHE VEDO UN BLOCCO A 50M DA CASA MIA E SUCCEDE TUTTO QUESTO. D'ACCORDO CON LA PROTESTA E TUTTO MA ADESSO STIAMO ESAGERANDO. CHIA HA ORGANIZZATO QUESTO NN è STATO ALL'ALTEZZA DELL'EVENTO.

Grazia ha detto...

Ti ringrazio per la tua testimonianza. è grave quel che dici, a nessuno dovrebbe essere vietato di spostarsi né tanto meno sono scusabili atti di violenza. Bisognerebbe far presente questa situazione.
Purtroppo l'agitazione, che nel resto d'Italia è praticamente sconosciuta, qui sta assumendo una portata vastissima. La gente è arrabbiata e si sta perdendo un pò il controllo. Ed il silenzio mediatico, vergognoso a mio parere, non fa che peggiorare il tutto. Bisogna trovare il modo di organizzarsi per bene, di pensare anche al "dopo" e soprattutto di far sentire le nostre ragioni ovunque. Altrimenti alla fine di tutto ciò a noi Siciliani resteranno solo i disagi senza alcun cambiamento.

Grazia ha detto...

A proposito degli atti di violenza a Paternò ed in altre città italiane il comitato Forza D'Urto, che guida la protesta insieme al Movimento dei Forconi, ha espresso pubblica condanna, dissociandosi da quanto successo.
Ecco il link per il comunicato: http://www.forzadurto.org/fn/index.php?mod=01_News&action=viewnews&news=1326989203

Se volete, potete lasciarmi qui o all'indirizzo graziadif@hotmail.it le vostre testimonianze.
Grazie

Posta un commento

Cerca nel blog