martedì 12 giugno 2012

La storia di un Piccolo, grande guerriero.

"Il grado di civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali" (M. Gandhi)

Oggi voglio raccontarvi una storia d'amore. Non un amore qualsiasi, ma uno davvero speciale.
Tutto inizia a marzo dello scorso anno quando Betty, volontaria dell'associazione 'La Voce dei conigli', diventa la 'mamma' di Piccolo.
Piccolo era un coniglietto minuscolo fisicamente (da qui la scelta del nome), ma con una forza d'animo ed un coraggio da leoni. Gli stessi che gli hanno permesso, per 16mesi, di combattere contro i danni e il dolore che qualche essere dis-umano gli aveva inferto, abbandonandolo in uno scatolone con serissimi problemi ai denti  e alla bocca e con una ferita da cui sgorgava continuamente pus, che gli aveva lacerato la guanciotta.
Betty ha accolto in casa quell'esserino che, nella sua breve vita, aveva già conosciuto tanto dolore, più di quanto si possa immaginare. Lo ha curato, lo ha nutrito, lo ha amato. Ha diffuso la sua storia su facebook e perfino in tv, consentendo a tutti noi di innamorarci di quel batuffolo di 800gr di peso. Piccolo era diventato la mascotte di tutti!
Ma la vita insegna che spesso non c'è un lieto fine, neppure per gli amori più puri  e sinceri.
Ieri Piccolo ci ha lasciati. Ha lasciato la sua mamma umana, ha lasciato i suoi fratellini pelosi, ha lasciato i suoi 'zii' e le sue 'zie' e quanti in questo anno hanno sempre fatto il tifo per lui. Il suo cuoricino era stanco, tanto stanco, di soffrire. Piccolo adesso è un angioletto, libero dalla sofferenza e, dal luogo in cui si trova, sono certa veglierà su tutti coloro che gli han voluto bene.

Ho deciso di raccontare questa storia perchè Piccolo ci ha dato una grande lezione di vita. Contro ogni previsione e in barba a chi l'aveva ridotto in quelle condizioni, lui ha lottato, ha vissuto, ha conosciuto l'affetto di una famiglia amorevole e ci ha conquistati, unendo i cuori di migliaia di persone da tutta Italia.

La cattiveria umana non ha limiti. A tutti quelli (non saprei come definirli) che picchiano un animale, che lo abbandonano, che lo uccidono chiedo: lo avete mai guardato per un attimo negli occhi? Un attimo solo, basta quello. Avete visto la sofferenza, la supplica, l'incredulità di chi non capisce perchè gli state facendo questo? Di chi si chiede cosa avrà fatto mai di così sbagliato per meritarsi tanta ferocia? I suoi occhi sono lì che vi guardano tristi, la testa è abbassata. Non reagisce, non vi attacca, non perchè sia stupido, ma perchè è incapace di rispondere alla cattiveria con altrettanta cattiveria. Lui vi ama.
Se avete guardato quegli occhi, come avete potuto continuare a massacrarlo? Non vi siete sentiti delle merde prima, durante e poi?

Io dico sempre che amare gli animali è una scelta personale, ma rispettarli è un dovere di tutti, non ci sono scuse al riguardo.
Piccolo è stato 'la prova' di dove può arrivare la crudeltà dell'uomo, ma allo stesso tempo la dimostrazione che esistono anche brave persone, che non tutto è perduto. Che il bene sincero può rimediare, anche solo in parte, al dolore patito.
Spero tanto che raccontare questa storia possa far riflettere, possa contribuire a sensibilizzare quanta più gente possibile al problema dell'abbandono e della violenza sugli animali. Oltre che a mantenere sempre vivo il ricordo di un Piccolo guerriero che ora corre felice sui prati dell'arcobaleno.

Grazia




Ciao a tutti….
Scusate…. Ma io ora devo andarmene…. Vedete quella luce ? è lì che aspetta solo me..…. Devo andare nei prati dell’Arcobaleno a correre assieme ai vostri piccolini che avete perso….Ora io li ritrovero’ tutti…. E prometto che ve li saluto….. Sono stato tanto bene qui con voi, mi avete voluto bene, siete venuti a trovarmi in tanti, mi avete fatto tanto regali, anche fondato un Fan Club tutto per me! Io sono stato tanto felice qui….. avevo i miei compagni che mi hanno sempre voluto bene e accettato da subito, avevano capito che avevo bisogno di loro….. ora lascio anche loro… Bubi, Tabata, Macchia, Watson…. Grazie perché mi avete sempre voluto bene…. Sono stato in televisione… 2 volte !!! Praticamente una star !!! Mi hanno seguito tanti veterinari (perché sono stato sempre un caso da manuale :o)))) ma adesso basta….. direi che ho già dato tanto a questo mondo lapino….. Non arrabbiatevi con me perché voglio andarmene…. Sono stanco… tanto stanco…. Ho tanta voglia di dormire….. per sempre….

lunedì 11 giugno 2012

Depressione da compleanno imminente.


Meno 9 giorni da oggi. Tanto manca al mio 26esimo compleanno. Voglia di festeggiare? Zero! Anzi, potessi saltare direttamente al 21 Giugno, giorno successivo alla 'data fatidica', ci metterei la firma.
Proprio non amo stare al centro di quell'attenzione, quella da festeggiata, perchè è come se tutti si aspettassero da te qualcosa, ad esempio chiedendoti: 1) se festeggi; e se rispondi si, via con l'ansia da preparativi ed aspettative da super-mega-festa (senza considerare quando a chiedertelo è una persona che, comunque, non avevi intenzione di invitare e poi, ovviamente, sei quasi costretta a farlo!); se rispondi no, subito a domandarti 'come mai', 'cosa c'è che non va', 'e non fare la 'liscia' (in siciliano, persona a cui non va di fare niente)', 'e vedi di essere più entusiasta' e blablabla! oh ma di chi è il compleanno, mio o vostro? saranno fatti miei, per la miseria!; 2) come ti senti un anno più grande e se è già cambiata qualcosa; domanda questa di cui non ho mai compreso appieno il significato. Cosa dovrebbe cambiarmi rispetto alle 24ore precedenti? Fortunatamente gli effetti dell'avanzare del tempo non sono così rapidi, sarebbe un incubo se nel giro di un giorno si notasse già che 'sono più vecchia'!
Ma il momento di imbarazzo supremo è la 'festa a sorpresa'. Tu avevi detto che non volevi organizzare niente, che al massimo tagliavi una torta a casa con la famiglia e 4 amici più stretti, giusto per farli contenti (loro, non tu). E ti illudevi di essere stata chiara. Però quei simpaticoni dei tuoi amici hanno pensato che dici di no, ma che in realtà muori dalla voglia di fare festa con mille persone (di cui tu ne conosci 10). Ed allora siccome ti vogliono bene, ti ascoltano, rispettano ciò che dici, ecco che te la organizzano loro! Poi ti aspettano tutti nel luogo preposto x l'occasione, dove ti hanno condotta con l'inganno, e ti scattano foto non appena arrivi, mentre ancora hai l'espressione da 'che-cazzo-sta-succedendo-qui?' e pensi che l'omicidio plurimo aggravato non è poi un'ipotesi così malvagia!

Che poi, diciamocelo: giugno è un mese complicato, sono nel pieno della mia SDIPE, la sindrome da imbruttimento pre-esami (se avete voglia di saperne di più, http://quattrochiacchiereeduncaffe.blogspot.it/2012/01/gennaio-mese-terribile.html ), sono bianca come un fantasma mentre mezzo mondo è già abbronzato (e guarda caso, è proprio la parte di mondo che evidentemente mi circonda!), siamo passati da -30gradi a +45° senza via di mezzo alcuna e non ho una lira da parte, chè non c'è lavoro qui a Catania (credetemi che se ne avessi avuto la possibilità, avrei fatto un bel viaggetto! allora si che festeggiare avrebbe avuto senso!).
Insomma, i compleanni non fanno per me. Apprezzo di più quelli altrui, apprezzo il loro entusiasmo, ma io passo.

Forse adesso avrò trasmesso la mia depressione pure a tutti voi che avete avuto la sventura di incappare in questo post. Sono spiacente, davvero. Però rallegratevi, anzi rallegriamoci: il compleanno viene una volta l'anno, dunque per i prox 365 giorni siamo a posto.

Grazia


Ps: nonostante quanto ho dichiarato finora, i regali non mi dispiacciono, anzi...mi tirano su il morale! Perciò se qualcuno volesse farmeli, io sono d'accordo! ahahahahah



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