giovedì 29 dicembre 2011

Cronaca dell'anno che se ne va, pensando già a quello che viene (Maya inclusi).

Il 2011 è ormai agli sgoccioli.
Un anno ricco di eventi, questo che volge al termine: dalla Primavera Araba alla strage norvegese, passando per il terremoto in Giappone; dalla morte di Osama Bin Laden a quella di Gheddafi, che ha posto fine alla dittatura in Libia durata circa 42anni. Dalla conclusione della guerra in Iraq e il ritiro delle truppe americane dal Paese alla crisi economica che ha scatenato le proteste nelle maggiori piazze del Mondo. Senza tralasciare il Royal Wedding tra il principe William e Kate Middleton, che ha ufficialmente sancito la discutibile passione dei Reali Inglesi per quei cappellini 'very horrible'.
In Italia possiamo ricordare lo scandalo a luci rosse detto Rubygate, le dimissioni di Berlusconi e la formazione di un governo tecnico che ha recentemente varato una manovra finanziaria volta, teoricamente, a salvare il Paese...di fatto si chiedono altri enormi, pesanti, sacrifici agli Italiani.
Insomma di certo un anno movimentato, difficile...ma...qualcuno di voi ha seriamente pensato al 2012 e alla profezia dei Maya????
Cioè...poniamo il caso che quei simpaticoni ottimisti avessero ragione: il 21 Dicembre 2012 arriverà la fine del mondo. Come e a che ora, non è dato saperlo.
Visti gli avvenimenti passati uno potrebbe anche pensare che la fine del mondo sia già arrivata, con largo anticipo (e in tal caso, chi lo dice ai Maya?) ma supponiamo non sia così e torniamo al 21 Dicembre 2012.
La cosa negativa è che siamo condannati.
La cosa positiva è che lo siamo tutti: belli e brutti, poveri e ricchi, operai e politici. Avere i privilegi ed un conto in banca a 6 zeri o più, dubito possa fare la differenza in questo caso (e nemmeno possedere qualche isolotto privato sul quale rifugiarsi : fine del mondo significa mondo 'tutto intero', senza eccezioni! ). Dunque rallegriamoci: come si dice, mal comune mezzo gaudio!
Poi però penso alla mia situazione se, in data 21 Dicembre 2012, le cose fossero tali e quali ad ora: sarei sempre senza lavoro, ancora mantenuta, senza una casa propria. E ancora: dopo anni di sacrifici, tasse e contributi pagati all'Università; anni di chili presi e mai più perduti mangiando cibi in-sani a mensa; anni di corse all'alba per trovare un posto in aule minuscole; anni di domandine per posti letto e borse di studio che tanto puntualmente non ti accettano se non hai i due requisiti fondamentali 'Raccomandazione e Conoscenze' (pensavate mi riferissi al merito e al reddito eh? pfff poveri illusi!)...insomma dopo tutto questo, morirò da E.S.F.C., Eterna Studentessa Fuori Corso. Oltre al danno, la beffa.
Poi uno non si deve incazzare.

Grazia





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